Potrebbero ricominciare le evacuazioni di civili all’interno dell’acciaieria di Mariupol.
Mentre continuano ancora i combattimenti tra occupanti russi e forze ucraine a difesa dell’acciaieria Azovstal, all’interno dello stabilimento ci sono ancora molti civili. Non è chiaro quanti siano i civili ancora intrappolati ma in questi giorni potrebbero riprendere le evacuazioni. Ad annunciarlo è il ministero della difesa russa che ha dichiarato che le evacuazione dai sotterranei dei civili potrebbe verificarsi tra giovedì e sabato.
Per permettere le operazioni di evacuazione, ci sarà un cessate il fuoco per tre giorni dalle 8 alle 18. I primi 100 civili sono stati già evacuati a Zaporizhia dove i civili hanno trovato cibo e ristoro raccontando delle loro esperienze nei sotterranei dell’acciaieria. La carenza di acqua, cibo e medicine e la paura che regnava è stata un’esperienza tremenda per i civili. “Eravamo nel rifugio, in un bunker buio e umido e all’improvviso tutto intorno ha iniziato a tremare… non potete immaginare quanto sia spaventoso” raccontano le testimonianze.
I civili intrappolati nello stabilimento come scudi umani
Secondo le fonti ci sono ancora molti bambini all’interno dell’acciaieria e diverse centinaia di persone in tutto. Non si hanno notizie nemmeno delle loro condizioni. All’esterno della Azovstal continuano gli scontri tra le forze di difesa ucraine e l’esercito russo che continua a bombardare sullo stabilimento. Da settimane ormai questo è la roccaforte della resistenza ucraina diventato luogo degli ultimi scontri.
L’evacuazione procede a rilento e intanto le condizioni dei civili prigionieri nei bunker peggiorano. Nel frattempo sono stati evacuati anche civili nel resto di Mariupol e altri corridoi umanitari dovrebbero essere pianificati nei prossimi giorni. Nel quadro dello scontro tra i due paesi però i civili intrappolati nell’acciaieria sono diventati oggetto di accuse reciproche. Entrambe le parti si accusano di utilizzare i civili come scudo umano.